Il convito di San Rocco

Al convito di San Rocco
ho mangiato due fagioli,
una fruscia di scarola,
ed un po’ di baccalà.

Maccheroni con mollica,
vermicelli con il tonno:
m’è venuto tanto sonno
da cascare là per là.

Ho dovuto farmi forza
per rispetto e devozione,
ma finita l’orazione
son rimasto lì a russar.

I miei ospiti russando
molto avrò meravigliato
forse pur scandalizzato,
non sta bene, non si fa.

Si capisce; ma a San Rocco
non ho fatto nessun torto
non mi guarderà mai storto
certo mi perdonerà.

 

 

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2 commenti su “Il convito di San Rocco

  1. anonimo il said:

    14 Settembre 2005 – 07:15

    caro paesano, mi piacciono le tue poesie!!!molto naturali e spontanee…ciao

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